Ci sono casi in cui i disturbi di memoria non intaccano solo gli adulti, ma anche i bambini.
QUANDO EMERGONO LE DIVERSE CAPACITÀ DI MEMORIA?
- Condizionamento e abituazione. Emergono per primi;
- Memoria a Breve Termine. A 2 anni, il bambino riesce a ricordare per pochi secondi circa 2 elementi, a 5 anni 3 e a 10 anni ricorda 6-7 stimoli come un adulto. Un ruolo particolare appartiene alla Memoria di Lavoro, che matura più tardi perché richiede il lobo prefrontale, il quale si forma per ultimo;
- Memoria a Lungo Termine. La distinguiamo in Dichiarativa e Autobiografica. Per quanto riguarda la prima, a 5 anni si sviluppa l’effetto “recency” (gli ultimi item vengono ricordati meglio dei primi), mentre a 6 anni l’effetto contrario “primacy”; a 7 anni riesce ad apprendere stimoli astratti. Per quanto concerne la seconda, invece, a 2 anni il bambino ha già buoni ricordi di luoghi e persone;
- Metamemoria. Consapevolezza di come funziona la propria memoria. Si sviluppa verso i 12 anni;
- Memoria strategica. Mettere in atto strategie per ricordare.
RIABILITAZIONE DELLA MEMORIA NEI BAMBINI
I disturbi di memoria emergono per diverse cause, tra cui anossie, tumori o epilessia.
Nel percorso riabilitativo, anche la famiglia e la scuola sono risorse importanti.
Nel percorso riabilitativo, anche la famiglia e la scuola sono risorse importanti.
- STRATEGIE: tecniche per riuscire a ricordare, ognuno deve trovare quella più adatta a sè. Si utilizzano dai 10 anni in su. Perché una strategia di memorizzazione abbia effetto, è necessario riconoscerne il bisogno, studiarla, conoscere il tipo di materiale e di compito per i quali è appropriata e applicarla bene;
- METODI DI MEMORIA IMPLICITA: ad esempio la tecnica dell’apprendimento senza errori, utilizzata in modo che i bambini con disturbo della memoria non rafforzino la risposta errata a sfavore di quella corretta;
- METODI ATTIVI: l’agenda ad esempio, solo se il bambino riesce a mettere in atto delle strategie;
- METODI PASSIVI: attaccare post-it nelle stanze della casa per ricordarsi verso dove ci si sta muovendo e per fare cosa.
IN PRATICA:
- Nei bambini piccoli sono più utili metodi passivi
- Aiuta ridurre le informazioni che il bambino deve ricordare (mappe con date, nomi difficili da ricordare)
- Dal punto di vista scolastico, è utile la doppia codifica del materiale da apprendere, sia attraverso immagini che attraverso l’ascolto della maestra/professoressa. È importante anche la ripetizione
Per info contattami: Psicologa Giulia Ballarini



